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KYC su Binance: Perché è importante? Cosa cambia?

Il 20 Agosto 2021, l’annuncio: KYC su Binance obbligatorio, per tutti gli utenti, a breve. Voci di corridoio dicono che così sarà già a partire da Settembre per tutti gli utenti, mentre apparentemente è già così in molti Paesi per i nuovi utenti. Ma perché è importante, e bisogna preoccuparsi? Dico la mia su KYC su Binance, e il loro impatto sull’utilizzo dell’exchange e sul mondo crypto in generale.

KYC su Binance: la notizia

Partiamo dall’inizio: Binance (di cui parliamo nel dettaglio qui) è il più grande exchange centralizzato al mondo. Nel giro di pochi anni ha eclissato come volumi i vari giganti nati ben prima di lui. Ha creato il proprio token, BNB, e offre una gran quantità di strumenti finanziari derivati, oltre alla più complessiva suite di yield farming in un exchange centralizzato. Ah, e ha creato BSC, Binance Smart Chain, l’unica blockchain che è riuscita a competere con Ethereum nel mondo DeFi e Yield Farming.

KYC su binance
Dati di Coinmarketcap al 24 Agosto 2021. Fonte

Il successo straordinario di Binance, però, non è passato inosservato. Quando arrivi a raccogliere percentuali del 20% o più del totale degli scambi, superando di un ordine di grandezza Coinbase, i regolatori ti notano. E così negli ultimi mesi è incominciata una caccia alle streghe: molti Paesi (tra cui il Regno Unito) hanno attaccato il gigante crypto, dichiarandolo illegale o quantomeno richiedendogli di regolarizzare la propria posizione. Sono spariti dall’exchange i token che seguivano l’andamento delle azioni -personalmente sono sicuro, per pressione dei regolatori dell’UE.

E ora l’ultimo colpo: KYC su Binance obbligatorio. Binance ha pubblicato un comunicato che parla genericamente di un’espansione della loro sicurezza, e che lo fanno per gli utenti. La ragione però mi sembra ovvia: sono stati costretti a seguire le leggi dei vari Paesi contro il riciclaggio di denaro. Gli utenti non verificati, a breve, si troveranno nell’impossibilità di effettuare molte delle operazioni ad ora concesse.

Ma il KYC serve davvero?

Uno degli attacchi principali dei media tradizionali al mondo blockchain è che è opaco, e facilmente utilizzabili da organizzazioni criminali per i loro scopi.

Qui entriamo in un tema filosofico più che altro: Bitcoin è nata concettualmente come risposta all’eccessiva volatilità della politica monetaria degli Stati; la (più o meno) anonimità del mondo blockchain lo ha reso utilizzabile in contesti illegali. A mio parere, il problema è ingigantito da chi non conosce il mezzo; secondo loro, se io mi facessi pagare qualche milione di euro in Bitcoin in modo illegale, poi in che modo li tiro fuori e li spendo senza farmi trovare? Ecco, se fossi un’organizzazione criminale, personalmente preferirei il caro, vecchio, buon, tradizionale, innocente contante. Completamente irrintracciabile e facilmente spendibile.

Nel corso degli anni, quindi, uno dopo l’altro, gli exchange e gli altri siti centralizzati sono stati costretti a richiedere le informazioni dei loro utenti. E ci sono ragioni anche molto valide per cui questo è un fastidio per una persona. Io preferisco non mandare i miei documenti a siti di cui non conosco la sicurezza, ad esempio. Binance, in qualche modo, era sempre riuscita ad evitare di rendere obbligatoria la verifica; ora la pacchia è finita.

KYC su Binance: quali implicazioni?

La cosa più ovvia di tutte, se avete fondi su un account non verificato di Binance: il KYC su Binance, nel momento in cui scatterà, renderà facilmente rintracciabili i vostri fondi all’Agenzia delle Entrate. Non mi metto a discutere di temi fiscali; non è il mio campo, e non mi interessa. Non ho mai visto le cryptomonete come investimenti, e ne ho troppe poche perché mi riguardi.

Ma se avete un bel gruzzoletto su Binance, il consiglio è quello di contattare un commercialista (bravo) e verificare cosa potete fare. Con il superamento di determinate soglie, scattano obblighi dichiarativi e poi anche contributivi; occhio a non farveli scappare.

Al di là di questo, non cambierà molto.

Almeno, non per l’utilizzo della piattaforma. Sarà interessante vedere, quando il KYC saràà obbligatorio per tutti (si dice entro breve, forse già da Settembre) se i volumi sull’exchange precipiteranno, e se BNB soffrirà a sua volta; insomma, capiremo se Binance aveva successo perché meno curioso di chi siamo, o se oggettivamente è un exchange superiore. (Io propendo per la seconda, e non ho fatto mistero più di una volta che considero Binance il migliore tra gli exchange centralizzati per tariffe, offerta e interfaccia).

Quali effetti sul mondo crypto? I DEX

Fino a un paio di anni fa, gli exchange centralizzati erano fondamentalmente l’unica via per acquistare cryptomonete. I DEX esistevano, ma erano fondamentalmente relegati alla compravendita di token troppo piccoli o recenti per essere su un exchange tradizionale, come ad esempio le ICO più recenti.

La rivoluzione UniSwap, ovvero i liquidity pool e il conseguente yield farming, ha creato una domanda enorme per i DEX, gli exchange decentralizzati. Questi siti permettono di compravendere con un wallet e nient’altro; non è necessario KYC, e anzi, sembra impossibile che lo diventi. Molti DEX di fatto non condividono i dati anagrafici degli sviluppatori, rendendo difficile rintracciarli. E certo, i governi potrebbero farli oscurare, ma quanti anni ci vorranno prima che capiscano cosa sono?

A mio parere, il colpo subito da Binance potrebbe avere un effetto benefico molto forte sui DEX. E non tanto perché gli utenti abbiano qualcosa da nascondere: a mio parere, per molti, è più che altro una questione di principio.

Le commissioni limitate di piattaforme come PancakeSwap permettono anche transazioni di piccolo importo (cosa impossibile su blockchain Ethereum), e l’aumentato interesse porterebbe ulteriore staking, e di conseguenza un ecosistema meno volatile e più salutare.

Conclusione

Il KYC su Binance rappresenta la caduta di uno degli ultimi giganti; l’exchange piega la testa di fronte alle decisioni dei Paesi, dopo avere fatto finta di niente per anni.

Più che per qualcosa da nascondere, molti utenti preferiscono evitare il KYC per una questione di principio e filosofica. Il cambio di policy di Binance, di conseguenza, porterà a mio parere a un aumento di interesse verso il mondo degli exchange decentralizati (DEX), in grado di garantire la privacy almeno ancora per qualche anno.

E dopo? Beh, dopo probabilmente si inventeranno qualcosa di ancora più incredibile. E’ l’innovazione: tempo di fare una legge, sono nate altre dieci tecnologie differenti da regolamentare.

Disclaimer: il contenuto dell’articolo è un’opinione, e ha unicamente fini informativi. Non intende fornire consulenzia finanziaria di alcun tipo. Consulta un professionista certificato per ottenere consulenza finanziaria.

1 commento su “KYC su Binance: Perché è importante? Cosa cambia?”

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