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Cos’è ICP (Dfinity)? Spiegazione economica e tecnica

Cos’è ICP, il token di Dfinity? Se seguite il mondo crypto, avrete notato che un nuovo token si è fiondato in top10 a Maggio 2021. ICP, appunto. In breve: ICP è un token che mira a offire un marketplace per lo scambio di potere computazionale, permettendo la creazione di applicazioni online. Si presenta e definisce come una rivoluzione nel modo in cui gli smart contracts sono sviluppati, addirittura la terza grande innovazione nel mondo blockchain (non sono gli unici!). Proviamo quindi a capire cos’è ICP, e perchè la sua valutazione si è impennata.

Cos’è ICP? Una spiegazione tecnica

In questo momento, ci troviamo su internet. Internet è una rete di computer che permette, tra le altre cose, la consultazione del world wide web, e di conseguenza dei siti -come Cryptoeccetera, dove si trova l’articolo che io sto scrivendo e voi leggendo. Internet è una rete pubblica e aperta a tutti.

Dfinity, il creatore del token ICP, ha come sua missione costruire, promuovere e mantenere l’Internet Computer (qui la fonte). L’Internet Computer, sempre secondo loro e da quella stessa fonte, estende la funzionalità di Internet in modo da permettergli di hostare server, e quindi applicazioni completamente decentralizzate.

ICP, quindi, ha come scopo il permettere di creare e gestire applicazioni decentralizzate direttamente su internet, operando come un ecosistema (affine quindi ad Ethereum) che gestisce smart contracts -appunto- direttamente su internet, e quindi su una rete pubblica e aperta a tutti. Lo scopo dichiarato da Dfinity è combattere la centralizzazione e la monopolizzazione delle app da parte dei loro creatori, permettendone viceversa la decentralizzazione.

Ci tengo a sottolineare: questa è la visione del team, consultabile sul loro sito e sul lungo e complesso whitepaper.

Cos’è ICP? I token

Passiamo alla parte che forse interessa di più al lettore di questo blog: cos’è il token ICP, a cosa serve, e soprattutto perché ha così tanto valore. Diciamo innanzitutto che esistono due token diversi, ICP e Cycles. Cycles è una sorta di stablecoin che si può acquistare con ICP.

ICP

E’ il token principale della piattaforma. Cos’è ICP?

ICP è un token basato su una forma di Proof-of-Stake (PoS). ICP ha come scopo fondamentale la governance. Ne esistono 469 milioni in circolazione al momento del lancio, distribuiti tra coloro che hanno partecipato alla private sale nel 2018, il team, gli utenti che hanno partecipato all’airdrop e la Dfinity Foundation.

ICP può essere stakato, ovvero bloccato in Neurons, neuroni. I token stakati danno diritto di voto ai loro proprietari, e offrono una certa ricompensa economica. Ciascun neurone può bloccare i token per un periodo di tempo tra 6 mesi e 8 anni. Più grande è un neurone, più vecchio è, e più lungo il lockup period, maggiore è la ricompensa pagata ai proprietari del token.

Cycles

L’altro token dell’ecosistema è Cycles. Cycles è una specie di stablecoin: ha un valore determinato in franchi svizzeri, laddove bruciare 1 franco di ICP comprerà sempre 1 bilione di Cycles. Il suo funzionamento è quindi molto simile a quello di una stablecoin algoritmica: se il valore aumenta al di sopra di 1 CHF sul mercato secondario, ci sarà l’incentivo a bruciare ICP, aumentando l’offerta di Cycles e riducendone quindi il prezzo. Se, viceversa, il prezzo di Cycles scendesse sotto a 1 CHF, ci sarà un incentivo a comprarne di più sul mercato secondario (sotto l’assunzione che Cycles abbia una reale utilità per il compratore).

Ma a cosa serve Cycles? Cycles, quando bruciato, permette a chi lo faccia e abbia un’app costruita su ICP di ottenere potere computazionale e memoria. Ovvero, e sempre sotto l’assunzione che dApps vengano sviluppate su ICP, Cycles è necessario per farle funzionare. Dobbiamo fidarci del messaggio che campeggia sul loro sito e dice che riduce il costo di computing di un milione di volte o più.

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Fonte: Home page del sito (12 Maggio 2021)

Altri token delle app

Oltre a ICP e Cycles, ciascuna app che decide di usare ICP per funzionare potrà creare i suoi token. Questi potranno essere usati in qualunque modo e forma l’app vorrà. L’idea è de facto molto simile a Ethereum: un ecosistema che permette lo sviluppo di dApps, dove ciascuna crea il suo token.

Questo video in inglese presenta in ulteriore dettaglio la tokeconomics di ICP.

Cos’è ICP? I miei dubbi

Finora ho riportato praticamente di pari passo quello che la stessa fondazione dice. Qui esprimo un’opinione più personale sui possibili rischi di questa piattaforma.

Premessa: è a mio parere un progetto che va seguito. Il che non significa investirci, ma semplicemente va capito e ne va seguita l’evoluzione. Un progetto che arriva dal nulla, con un team si valido ma non di superstar, e si mette davanti per capitalizzazione di mercato a un gigante come Polkadot per dire, non può essere sottovalutato.

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  • La reale importanza di ICP? L’immagine sopra, tratta da questo deck di slide, mostra l’ambizione di ICP. Ho ascoltato qualche intervista del fondatore, che ha lo stesso tono arrogante. Ma per noi utilizzatori, o magari sviluppatori di dApps, che differenza c’è tra usare ICP o qualunque altro ecosistema come Ethereum (o NEAR, Ziliqa, NRG, NEO …) al di là delle grandi parole?
  • Decentralizzazione? Vi vedo in piedi sulla vostra sedia a urlare La differenza è che ICP è decentralizzato! Ma lo è? La Dfinity Foundation può, ad esempio, offrire grant ai progetti di sua scelta.
  • Offerta del token artificialmente compressa. In questo momento, sono liberamente in circolazione pochissimi ICP: la maggior parte sono bloccati in neuroni. Questo aumenta artificialmente il prezzo e la capitalizzazione di mercato teorica.
  • Offerta di ICP poco chiara. Il sistema menzionato sopra offre un controllo algoritmico all’offerta del token: c’è un elemento inflazionario (la ricompensa a chi staka ICP) e uno deflazionario (bruciare ICP per avere cycles). Non è possibile prevedere a quale equilibrio questi due meccanismi arriveranno, ovvero quale sarà il prezzo normale di ICP.
  • Codice non testato. Anzi, dichiaratamente per paura di essere copiati, codice appena rilasciato al pubblico. Cosa ci dice che non ci saranno problemi, bug o vulnerabilità?

Oltre a questi cinque punti, già di per sé soggettivi, ce n’è un sesto che non posso esimermi dall’aggiungere. Avendo visto più di qualche video, non mi piace l’attitudine del fondatore del progetto. Siamo abituati a vedere guru autoproclamati in questo mondo. Ma alcuni di loro gestiscono da anni progetti che hanno dimostrato tutta la loro forza e resistenza. Qui parliamo di un progetto appena lanciato, che ha ancora tutto da dimostrare.

Io, personalmente, continuo ad essere più attratto da progetti focalizzati e con un chiaro use case, piuttosto poco sexy. Un esempio è VeChain, di cui parliamo qui.

Le dApps si sposteranno su ICP? E gli utenti?

ICP ha iniziato a sviluppare applicazioni che vogliono decentralizzare TikTok e LinkedIn, come esemio di quello che ICP può fare. E sicuramente, la piattaforma è promettente. Ma avrà successo?

  1. Per avere successo, deve attirare gli sviluppatori. La ragione per cui Ethereum ha il successo che ha è che molti sviluppatori l’hanno scelta come base per le loro piattaforme. Se io sono uno sviluppatore, che incentivo reale ho a trasferirmi su ICP? I grant che potrebbero ricevere sono sicuramente una motivazione. Ma allora, perchè non spostarsi piuttosto su BSC e beneficiare dell’esposizone di Binance tramite Launchpool, Launchpad e marketing?
  2. Per avere successo, deve attirare gli utenti. Molti degli esempi di app fatti da ICP, come appunto TikTok e Linkedin, sono social media. Un social media, per avere successo deve attirare una certa massa critica di utenti che si iscrivaano. Ricordate ad esempio Google+? Nonostante Google l’avesse resa praticamente obbligatoria per chi avesse un account su Youtube, non ha mai preso piede. Attirare utenti è una missione estremamente difficile. Per avere successo, ICP è legata a doppio filo al successo delle app che ci gireranno sopra.

Conclusione: Cos’è ICP

In questo articolo ho provato a spiegare cos’è ICP, almeno secondo la mia percezione. Un progetto di certo estremamente interessante e ambizioso, ma che dovrà provare il suo valore e la sua sicurezza.

Avendo navigato questo mondo per anni ormai, mi sento di dire una cosa: tutti i nuovi progetti si considerano la terza generazione della blockchain. E’ importate guardare al di là dei proclami grandiosi e capire le reali potenzialità tecniche e tecnologiche, prima che economiche, di un progetto.

Disclaimer: il contenuto dell’articolo è un’opinione, e ha unicamente fini informativi. Non intende fornire consulenzia finanziaria di alcun tipo. Consulta un professionista certificato per ottenere consulenza finanziaria.

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