Crypto.com Lending interrotto in Italia: perché?
Nella mattinata di oggi, 20 Ottobre 2021, ho ricevuto una scarna email in inglese da Crypto.com, annunciandomi che il servizio lending non è più disponibile nella mia giurisdizione.
La mail rimandava a questo articolo, che si limita ad elencare i Paesi in cui Lending non è supportato -inclusi tutti i Paesi dell’Unione Europea, e l’Italia. Non è un problema nell’immediato; non per me quantomeno, dato che non ne usufruivo. Tuttavia, è possibile che questo sia il primo passo verso l’abolizione dei servizi di Lending nell’Unione Europea.
Crypto.com: cos’è?
Qui parliamo nel dettaglio di cos’è Crypto.com. La versione breve: nasce come prepagata nel mondo crypto, che permette di spendere crypto, e offre un cashback a partire dall’1% a chi la utilizza per pagamenti. Personalmente, conosco e credo nel progetto da quando si chiamava MCO, e sono un soddisfatto possessore della carta Ruby.
Lending era uno degli infiniti servizi che Crypto.com aveva iniziato ad offrire ai suoi utenti. Fondamentalmente, come qualunque altro sito CeFi, offre la possibilità di dare e prendere a prestito varie stablecoin e cryptomonete. In questo modo, permette di prendere a prestito senza le formalità di una banca, o di ottenere un piccolo ritorno sui token che si detengono. (Parliamo nel dettaglio di CeFi in questo articolo).
Crypto.com Lending interrotto in Italia ed Europa
Ora, con un comunicato che sembra messo assieme in tutta fretta, Crypto.com non offrirà più Lending nell’Unione Europea. Nemmeno negli Stati Uniti (ma non so se prima di oggi lo offrissero). Perché è Crypto.com Lending interrotto in Italia ed Europa?
Nel comunicato non spiegano i dettagli, ma è facile ipotizzare che abbiamo fatto due chiacchiere con qualcuno nella Commissione Europea, o che quantomeno i loro avvocati abbiano consigliato di dismettere, e rapidamente, questo servizio. I prestiti sono probabilmente tra i servizi che più infastidiscono i regolatori, dal momento che presentano rischi anche importanti. Nel processo di legalizzazione del selvaggio west crypto, molti governi hanno iniziato a stringere le maglie in questa direzione (tra le altre).
Crypto.com è storicamente, a mio parere, una società particolarmente attenta ai problemi legali dei vari Paesi in cui opera. Ed è, che io sappia, il primo sito CeFi ad interrompere del tutto i propri servizi nell’Unione Europea. Cosa succederà ora?
Non è improbabile che a questa prima misura ne seguiranno di simili da parte di altri siti. Ma le piattaforme che si occupano unicamente di CeFi saranno sicuramente restie ad abbandonare un mercato di 300 e rotti milioni di potenziali clienti senza lottare. Crypto.com, evidentemente, ha deciso che non ne valeva la pena; ma molti altri siti non faranno a mio parere lo stesso.
Crypto.com Lending interrotto in Italia ed Europa: speranza per DeFi?
Con il Crypto.com Lending interrotto in Italia ed Europa, non è improbabile che il mondo della finanza decentralizzata (DeFi) possa beneficiarne. Uno dei particolari punti di forza del mondo DeFi, infatti, è la potenziale inesistenza di un proprietario in senso stretto. Per quanto molte piattaforme abbiano creatori (noti o sconosciuti che siano), non è difficile immaginare blockchain che come Bitcoin non hanno un proprietario.
E questo, se accadrà, creerà potenzialmente problemi ancora più grandi ai regolatori.
Bloccando il mondo CeFi, stanno dando forza a DeFi. In cui, ricordiamo, non esiste il concetto di KYC, né alcuna protezione degli utenti.
Non so se è quello che accadrà; personalmente, mi aspetto che le piattaforme più importanti del mondo CeFi metteranno in piedi battaglie legali che dureranno anni, arrivando a qualche forma di compromesso, o qualche permesso che dovranno fare. In fondo, se è un servizio che ha un luogo nel mercato e una ragione di esistere, perché chiuderlo?
Per ora, una sola certezza: Crypto.com Lending interrotto in Italia ed Europa. Se avete fondi investiti, stando alla loro mail, avete qualche giorno per chiudere le vostre posizioni.
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