In questo articolo voglio riassumere la mia percezione sul crollo di Bitcoin e su quanto accaduto negli ultimi giorni. In particolare,i dal 12 di Maggio al 19 di Maggio, quasi il 30% della capitalizzazione di mercato delle cryptomonete è stata polverizzata. Coincidentalmente, Elon Musk ha fatto diverse affermazioni che in molti hanno interpretato come negative, che a mio parere non hanno alcuna importanza in senso ampio. Questo articolo non va interpretato come consigli, né come niente più che una semplice opinione. Una critica, volendo, al rumore infinito del mercato, e all’incapacità umana di pensare razionalmente.
2017: io c’ero
Molti di voi sono piuttosto nuovi al mondo delle cryptomonete. Ciò significa che non avete visto la bolla e la conseguente esplosione avvenute nel 2017. Io sì.
Nel 2017, per la prima volta, le cryptomonete sono diventate mainstream. Piccoli investitori hanno iniziato a comprarle. A speculare, più precisamente, vista la storia di risultati estremamente positivi. Io mi sono iniziato a interessare nell’estate di quell’anno. Ci tengo a specificare: non ho investito, ho più che altro iniziato a incuriosirmi sull’aspetto tecnico e tecnologico. Pur avendo un background economico e abbastanza finanziario, non è mai stato l’aspetto dell’investimento a incuriosirmi.
E siamo passati dalle commissioni troppo alte di Ethereum, agli NFT, alla ricerca infinita di alternative più economiche, tra picchi continuie insensati, per poi una serie di crolli. (Sì, sto parlando del 2017-2018, notate somiglianze con quanto sta succedendo ora?). Tempi interessanti quel biennio, che sarebbe forse bene conoscere; ne parlo un poco di più in questo articolo.
Se è la prima volta che vivete un crollo crypto, la vostra reazione è probabilmente la paura. Questo crollo verticale è dovuto (anche) a piccoli investitori che vendono, terrorizzati di perdere tutto, e fanno precipitare il prezzo. Non sta a me consigliarvi di vendere o meno. Mi limito a dire cosa ho fatto io nel 2018, e cosa farò adesso: niente di niente. Primo perchè il prezzo delle cryptomonete è assolutamente ininfluente sulla loro utilità. Secondo, perchè anche se volessi considerare le poche crypto che detengo come investimento, fanno parte di un portafoglio per diversificato, e non mi interessa se si muovono in alto o in basso nel breve periodo.
Elon Musk vuole distruggere Bitcoin? (No, e non importa).
Abbiamo tutti letto le numerose opinioni di Elon Musk su Bitcoin e Cryptomonete. Dall’annuncio che Tesla compra Bitcoin, al recente dietrofront, secondo cui Bitcoin non è sufficientemente sostenibile.
Molti hanno visto in questa marcia indietro il desiderio di spingere una cryptomoneta alternativa. Magari DogeCoin, il meme-token di cui parliamo qui. E va detto che Musk non fa molto per smentire queste voci.
Sfatiamo immediatamente il più ovvio dei miti: le parole di Musk non sono legate al tentativo di distruggere il mercato crypto. Perchè farsi odiare da così tanti millennial e zoomer, che per inciso rappresentano molto del mercato futuro di Tesla? E nemmeno, mi sento di dire, il desiderio di guadagnare pompando DOGE. E’ uno dei più ricchi uomini al mondo, figurati tu se si mette a fare questi giochini per ottenerne un ritorno.
Quello che sta succedendo, a mio parere, è che lui si diverte a giocare a dio. Qualunque iniziativa nella sua vita ha sempre avuto successo. Si è inventato Paypal, ha reso le auto elettriche potenzialmente profittevoli, ha mandato uomini sulla Stazione Spaziale Internazionale (e presto su Marte). Credo sia semplicemente un uomo che pensa di trasformare in oro tutto quello che tocca, un messia de noantri.
Ma facciamo un passo al di là delle motivazioni che spingono Musk.
Quello che fa, o che dice, hanno o avranno un impatto nel lungo termine sulla tecnologia che sta alla base delle cryptomonete?
No.
La blockchain, ovvero la possibilità di decentralizzare e disintermediare, rimane tecnologicamente un’innovazione fondamentale. Rimane il futuro. Vediamola così: quello che il mercato sta perdendo adesso è quello che aveva guadagnato mesi fa, con tutte le sue dichiarazioni positive e ottimiste. Con il vantaggio che in questi mesi sono state esplorate soluzoni tecnologiche nuove, alternative a ciò che non funziona, token e idee sempre diverse. Bitcoin può fallire, ma non sarà dovuto alle dichiarazioni di un miliardario eccentrico.
Quindi, puoi anche togliere il follow a Elon: ciò che dice non ha alcuna importanza nel lungo periodo per il successo tecnologico (e imho nemmeno finanziario) della blockchain.
Il crollo di Bitcoin: cosa succede adesso?
Se ti stai ponendo questa domanda, ti invito a fartene un’altra: perchè hai comprato cryptomonete?
Se lo scopo era guadagnare facilmente e velocemente: pessima decisione. Vedi tu se tenere o vendere probabilmente in perdita.
Se lo scopo era investire a lungo termine, non dovrebbe interessarti questo piccolo infortunio.
Se lo scopo era capirne la tecnologia, approfitta dei prezzi inferiori per effettuare transazioni in modo più economico. Magari questo è il momento giusto per spostare quei Bitcoin da quel vecchio wallet.
Quello che farò io dopo questo crollo di Bitcoin: come nel 2018, assolutamente niente. Mi comporterò come se questo crollo non fosse avvenuto.
Certo, fa male vedere i valori scendere. Per consolarsi, consiglio questo articolo, risalente alla fine del 2020, in cui mi domandavo se fosse possibile per Bitcoin raggiungere l’incredibile somma di $20.000.
Disclaimer: il contenuto dell’articolo è un’opinione, e ha unicamente fini informativi. Non intende fornire consulenzia finanziaria di alcun tipo. Consulta un professionista certificato per ottenere consulenza finanziaria.