Una delle accuse che chi non ne capisce muove più spesso alle cryptomonete è che sono degli schemi di Ponzi. Ma cos’è uno schema di Ponzi o piramidale? In questo articolo ne voglio parlare, spiegando da dove nasce il nome, cosa significa e qualche esempio.
Cos’è uno schema di Ponzi?
Possiamo essere orgogliosi: uno dei modelli di truffa più intelligenti è stato inventato da un immigrato italiano negli Stati Uniti, Charles Ponzi. L’idea è molto semplice: si prendono a prestito soldi offrendo un tasso di interesse molto elevato, e si iniziano a ripagare i primi investimenti con gli altri soldi che vengono via via ricevuti. Lo schema attrae quindi rapidamente nuovi clienti, che permettono di ripagare i precedenti e confermare che il sistema funziona. Ovviamente il sistema non può crescere indefinitamente, e a un certo punto la bolla esplode e tutti coloro che erano ancora al suo interno perdono tutto.
La storia di Charles Ponzi
Nel caso della truffa originaria, l’idea era piuttosto intelligente. Ai tempi (siamo negli anni ‘20), era possibile acquistare dei buoni postali, da convertire in francobolli in un altro paese. Ponzi nota un arbitraggio: i buoni costano in Spagna e Italia la metà di quanto vale un francobollo negli Stati Uniti. È di conseguenza possibile comprare un buono in Italia a 1, inviarlo negli Stati Uniti e comprarci un francobollo a 2. Inizia a raccogliere soldi tra la comunità di immigrati italiani, offrendo ritorni del 50% in tre mesi, e rapidamente i soldi raccolti crescono esponenzialmente. Non è chiaro se effettivamente stesse utilizzando i soldi per comprare buoni e francobolli; non è nemmeno chiaro se volesse intenzionalmente truffare tutti. Ad ogni modo, così fu, lui fallì e i soldi di moltissime persone vennero persi.
Nel mondo Crypto: Bitconnect
Bitconnect era un token basato sulla raccolta di capitale (Bitcoin), offrendo ritorni molto elevati (anche l’1% al giorno composto, un rendimento assolutamente impossibile) e basandosi su un sistema di multilevel marketing che aveva coinvolto moltissimi influencers, youtuber e blogger (causando la fine della carriera di molti di loro). Ovviamente, il sistema non era sostenibile e reggeva unicamente per la continua espansione della base di clienti, arrivando al fallimento all’inizio del 2018. In molti hanno perso tutto con Bitconnect, attratti -come spesso è il caso in questo genere di operazioni- da rendimenti impareggiabili, i cosiddetti get-rich-quick schemes. Ovviamente, e una volta di più, questo permette di apprezzare il pericolo di investimenti sconsiderati in crypto. È importante capire di cosa si tratti prima di metterci i soldi.
Il meme
Avendo vissuto l’epopea Bitconnect (senza mai investirci), ricordo l’enorme marketing che riuscirono ad assicurarsi, arrivando a una capitalizzazione di mercato di $4,5 miliardi e nella top 20 durante la fine del 2017, prima della crisi. In particolare, fecero una conferenza in cui parlarono del progetto, che è diventata un meme assolutamente indimenticabile.
Come non cascare in uno schema di Ponzi?
Come si può fare per non cascarci? Come si distingue un investimento legittimo da uno truffaldino?
- Rendimento. Uno schema di Ponzi tende ad offrire un rendimento garantito superiore a quello offerto dal mercato, per attirare gli investitori. Un investimento a rendimento fisso, come un’obbligazione, offre un 4-7% annuale bloccando i soldi per anni. Qualunque rendimento superiore al 10% e spacciato come garantito, tanto garantito difficilmente è.
- Tempistiche. Gli schemi di Ponzi tendono a offire tempistiche molto ridotte per cui il capitale deve essere bloccato, di pochi mesi o addirittura giorni. Questo permette loro di iniziare a rimborsare presto i primi investitori, aumentando la fiducia degli investitori.
- Sostenibilità. Ponetevi questa domanda: quanto sta costando il programma all’azienda, e quanti soldi porterà il nuovo cliente? Se stanno perdendo soldi su ogni cliente, c’è da stare attenti.
Conclusione: ecco spiegati gli schemi di Ponzi
Le truffe operate con lo schema di Ponzi non sono una novità, e ora siamo sicuramente più protetti dalla legge. Tuttavia, internet (e ancora di più il mondo crypto) creano ulteriori possibilità di truffare gli investitori più sprovveduti e richiedono cautela. Prima di investire in qualunque progetto, chiediti se è ragionevole, se ha basi solide. Ad esempio, Crypto.com offre rendimenti interessanti a chi blocchi il capitale, ma personalmente li trovo poco rischiosi perché a) i rendimenti sono in CRO, che viene creata da loro stessi, e b) l’offerta è una piccola parte di quello che fanno come banca crypto.
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