Celsius blocca i prelievi. Dal 12 giugno, infatti, il gigante della Finanza Centralizzata ha annunciato che non sarà più possibile effettuare prelievi di token dalla piattaforma fino a data da stabilirsi. E per quanto non diano troppi dettagli sulla ragione, non è difficile immaginarlo: una crisi di liquidità.
Celsius è quindi una truffa? È troppo presto per dirlo, ma non credo che bloccare i prelievi in sé e per sé sia motivo di preoccupazione. Ad ogni modo, evidentemente, non appena dovessero sbloccarli sarebbe assurdo non ritirare tutto.
Una premessa: le piattaforme centralizzate comportano sempre un rischio di fallimento o di rug pull (truffa). Di conseguenza, e sempre, la cosa migliore da fare è mantenere i propri fondi in un wallet non-custodial, e se possibile fisico. Qui ne parliamo.
Celsius blocca i prelievi: cosa è successo?
Celsius è una piattaforma che permette di prendere e dare in prestito token. È un’alternativa centralizzata a siti come Compound su Ethereum e Venus su BNB. Il business model di Celsius è semplice: paga gli utenti per depositare sulla loro piattaforma dei token o coin, e li dà in prestito o mette in staking. Ha quindi il bilancio di una banca commerciale, ma su blockchain.
Essere centralizzato, ovviamente, dà vantaggi e svantaggi.
Quello che è successo è uno svantaggio. Domenica 12 Giugno, Celsius ha annunciato che tutti i prelievi sono bloccati a tempo indeterminato. La ragione non è definita specificamente, ma si fa riferimento varie volte a condizioni di mercato estreme e scarsa liquidità.
Questo thread su Twitter analizza nel dettaglio (una settimana fa) questo rischio, e porta tre cause principali di una crisi di liquidità.
Cause possibili: perdite importante, asset illiquidi o aumento della domanda. Personalmente, credo che il problema fondamentale sia il secondo: Celsius ha asset illiquidi in un mercato che si contrae.
Celsius: asset illiquidi?
Celsius, per sua natura, si trova a investire fondi liquidi (prelevabili in qualunque momento) in asset illiquidi: un prestito non può essere facilmente ottenuto indietro, e lo staking ha dei limiti.
Un esempio, forse scatenante di questa decisione, è il ritardo annunciato da Ethereum del merge. Più precisamente, è stata differita la difficulty bomb, ovvero il punto in cui la PoW diventerà insostenibile, ottenendo più tempo per completare lo sviluppo.
Il problema è che gran parte dell’ETH detenuto da Celsius è probabilmente in staking -e l’Ether in staking non potrà essere sbloccato fino al merge.
Ovviamente, gli asset illiquidi non sono un problema finché il mercato si espande e la base di utenti cresce. Quando però il mercato rallenta e fatica, e gli utenti iniziano a perdere la fiducia e a ritirare, i problemi si accentuano.
A questo si aggiunga che l’ultimo periodo è stato molto complesso, con in particolare il crollo di LUNA. Due effetti negativi per Celsius: sicuramente qualche perdita, e secondariamente una molto maggiore attenzione a dove vengono lasciati i soldi. E forse, vedendo troppi prelievi rispetto ai depositi, Celsius ha optato per questa decisione.
Il futuro di CeFi: c’è speranza?
Come detto, il fatto che Celsius blocca i prelievi non significa necessariamente che sia una truffa. Significa, sicuramente, che il futuro di CeFi è in dubbio.
Innanzitutto va chiarita una cosa. Questa decisione da parte di Celsius è una misura disperata. Bloccare i fondi dei tuoi utenti significa perdere all’istante la fiducia dei tuoi clienti. Significa che appena sblocchi i prelievi, non rimane nessuno. Il grafico di CEL delle ultime 24 ore esprime questa idea.
Questa azione da parte di Celsius, inoltre, avrà sicuramente un impatto sulla totalità del mondo CeFi. Aprirà gli occhi degli investitori al grande rischio di detenere fondi su una piattaforma o exchange centralizzata, che non porta alcun vantaggio (praticamente) ma solo rischi aggiuntivi. Come si diceva: not your keys, not your coins.
E quindi la domanda è: ora che Celsius blocca i prelievi, cosa succederà ai già traballanti conti di tante altre società centralizzate nel mondo crypto? In particolare a Coinbase, che già di suo mostra più di un problema?
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