Cos’è Cosmos (ATOM)? Cosmos, per dirla in modo breve, è un’altra alternativa ad Ethereum. Come molti altri progetti affini al romboide, infatti, ambisce a risolvere l’ormai famigerato blockchain trilemma: decentralizzazione, scalabilità e sicurezza.
Come altri progetti simili, Cosmos devìa dalla Proof of Work, per passare a qualcosa di più scalabile. Questo cercando ovviamente di non rinunciare alla sicurezza.
Proviamo quindi a vedere cos’è Cosmos e come funziona.
Cos’è Cosmos (ATOM)?
Cos’è Cosmos? Innanzitutto, può essere definito come Ethereum killer. È infatti una delle alternative alla blockchain del rombo, che prova ad offrire una soluzione più economica e scalabile al leader. Come Ethereum, infatti, Cosmos è un ecosistema: ospita al suo interno le varie applicazioni che vogliono utilizzarla per costruire la loro blockchain.
L’idea fondamentale di Cosmos è offrire un’infrastruttura semplice da usare per i programmatori, e che permetta alle varie dApp di comunicare tra loro in modo semplice. Offre infatti vari moduli, che non sono altro che snippet di codice da cui gli sviluppatori possono partire per creare la loro blockchain.
Sappiamo come tutti gli ecosistemi cerchino di attrarre sviluppatori in primis, perché se ci sono sviluppatori validi, anche i progetti saranno validi e questo attrae nuovi utenti. Il vantaggio di Ethereum è di essere stata la prima, e questo fa sì che praticamente tutte le migliori applicazioni decentralizzate vivano su Ethereum: Uniswap e Compound, per menzionarne solo due.
Tendermint
Il cuore di Cosmos è Tendermint, il consensus protocol su cui Cosmos è costruito. Dettagli tecnici su Tendermint possono essere trovati sul whitepaper di Cosmos. La versione semplice: è un sistema di Proof of Stake ibrido, dove i validatori hanno il potere di votare l’accettazione o il rifiuto di un blocco in modo proporzionale ai token ATOM che hanno in staking.
Cosmos, quindi, si basa su Proof of Stake, in modo affine ad ecosistemi come Terra Money. Come sappiamo, anche Ethereum sta migrando alla Proof of Stake, con Ethereum Consensus Layer (precedentemente noto come ETH 2.0). La Proof of Work, che richiede che i miner processino ciascuna transazione, è teoricamente più sicuro ma inadatto a supportare grandi volumi di transazioni.
Tendermint richiede che due terzi dei token in staking votino ciascun blocco. Questo significa che un terzo del totale deve essere d’accordo per validare un eventuale blocco malevolo -una garanzia relativamente alta della sicurezza dell’ecosistema.
Nonostante questo, Cosmos dichiara una capacità teorica potenziale di 10.000 TPS. Un valore questo svariati ordini di grandezza superiore a Bitcoin ed Ethereum.
Cos’è Cosmos Hub?
Cosmos, in modo simile a NEAR Protocol (e come anche Ethereum farà quando il Consensus Layer sarà completamente sviluppato), usa lo sharding. Molte blockchain esistono, parallele una all’altra. Ciascuna si preoccupa di validare solo una percentuale del totale delle transazioni, riducendo il carico per il totale della blockchain.
La tecnica dello sharding, pur compromettendo (in linea puramente teorica) una parte della sicurezza, permette una scalabilità teoricamente illimitata. Infatti se le transazioni aumentano in modo importante, è sufficiente “creare” un nuovo shard e dividere ulteriormente la blockchain.
Cosmos Hub è la spina dorsale di Cosmos, ovvero la mega-blockchain che connette tutti gli shard.
Quali dApp sono costruite su Cosmos?
Diverse dApp e blockchain piuttosto conosciute usano Cosmos, in modo più o meno diretto. BNB Coin (la vecchia Binance Smart Chain), ad esempio, è costruita su varie fork di Cosmos, come dichiarato nella documentazione. Anche Polygon (MATIC) usa una versione modificata di Tendermint. Lo stesso Terra Money, già menzionato, è costruito integralmente su Cosmos.
Per quanto riguarda le dApps, ce ne sono molte che vivono su Cosmos. Forse la più famosa, di cui abbiamo parlato in questo blog, è Kava.
In generale, Cosmos vive più dietro le quinte rispetto a molti altri progetti. Il suo scopo è fornire elementi su cui costruire blockchain e dApps, e fa parte di molti progetti ben conosciuti.
Il vantaggio principale per un progetto di entrare nell’universo di Cosmos è la facilità di connettere tra loro le varie blockchain e dApps. L’interoperabilità tra diverse blockchain è ad oggi uno dei punti di domanda più importanti: ciascuna blockchain vive in modo individuale e concorrente alle altre. Così non è necessario che sia, e parlare la stessa lingua può aiutare potenziali integrazioni future.
Cos’è ATOM?
ATOM è il token di Cosmos. È stato venduto in un’ICO nel 2017, raccogliendo $16 milioni.
Dato che Tendermint funziona con Proof of Stake, il token ATOM è distribuito tramite staking. La percentuale è variabile, ma si aggira attorno al 13% per un delegatore.
ATOM è quindi un token inflattivo, ma come Bitcoin esiste un numero massimo di token che verranno messi in circolazione. Di conseguenza, e in teoria, la ricompensa da staking si ridurrà nel tempo, mano a mano che ci si avvicina al massimo. Questo avverrà comunque in un tempo molto lungo.
Conclusione: cos’è Cosmos (ATOM)?
In questo articolo ho provato a spiegare cos’è Cosmos. In breve, è un ecosistema che ambisce a offrire agli sviluppatori un’infrastruttura modulare per costruire, in modo relativamente facile, le loro blockchain e dApps. Inoltre, ha lo scopo di garantire la potenziale interoperabilità tra progetti diversi.
Cosmos è forse un progetto meno sexy di molti altri, dal momento che opera più dietro le quinte. Ovviamente, però, ha un’importanza non trascurabile, dato che permette a molte blockchain estremamente conosciute di funzionare.
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