Le fork di Bitcoin: quali sono e a cosa servono? BCH, BSV

Quando ci si avvicina al mondo crypto, si sente immediatamente parlare delle fork di Bitcoin. Ma cosa sono? In questo articolo parleremo delle più importanti fork di Bitcoin, della idea dietro a queste e del loro valore.

Cos’è una fork?

Se hai letto questo articolo, in cui si parla di Bitcoin in modo generale, ti sarai imbattuto nel concetto di fork. Ma cos’è una fork? Ne esistono di due tipi:

  • le soft fork sono modifiche piccole di una blockchain, nate dal desiderio di migliorare il protocollo
  • le hard fork sono invece modifiche più radicali, nate dal desiderio di una parte della community di cambiare con forza un token. Dalle hard fork nascono due blockchain: una senza la modifica e una con; queste due blockchain (ciascuna con il suo token) continuano a operare in alternativa, e spesso in concorrenza.

Le fork di Bitcoin: quali sono?

Bitcoin, essendo la prima blockchain creata, ha subito molte fork; la maggior parte soft, per apportare piccoli miglioramenti incrementali. Una parte, invece, nasce dal desiderio di creare qualcosa di totalmente diverso.

La ragione dietro alle hard fork di Bitcoin è sempre la stessa: sono tentativi di modificare l’algoritmo in modo da ridurre i costi di transazione e aumentare le transazioni per secondo possibili.

le fork di bitcoin logo

Bitcoin Cash (BTH)

Bitcoin Cash è nata il 1 Agosto 2017. Di fatto, l’unica modifica apportata è stata l’aumento della capacità dei blocchi da 1MB di Bitcoin a 8MB. Questo permette un maggior numero di transazioni (8 volte maggiore).

Bitcoin SV (BSV)

Bitcoin SV è una fork di Bitcoin Cash, nata esattamente con lo stesso principio: il passaggio da a 128MB di block size. In questo modo, secondo test da loro stessi effettuati, BSV sarebbe in grado di superare le 1000 TPS, un valore che li porterebbe ad avvicinarsi a VISA.

Ho voluto parlare di BSV anche se non è una fork di BTC perchè attorno al suo creatore, Craig Wright, c’è molta attenzione (e diffidenza). Lui dichiara di essere il creatore di Bitcoin, ma ovviamente senza averne prove, e ha negli anni spinto BSV e vari altri suoi progetti in modo molto aggressivo.

Bitcoin Gold (BTG)

Bitcoin Gold è una fork che nasce nel 2017 da Bitcoin non per prenderne il posto, quanto per sottolineare il problema del mining. Infatti, BTG propone un modello più equo in cui la quantità di token minati dipenda meno dalla potenza dell’attrezzatura, avvicinando questa operazione alle masse.

Le fork di Bitcoin: ma servono a qualcosa?

Se avete provato a farvi un giro sui social media e su internet in generale, saprete che ci sono pareri molto accesi e molto discordanti su praticamente tutto. Le fork di Bitcoin non fanno eccezione. C’è che le incensa come la soluzione ai problemi di Bitcoin; c’è chi pensa che siano delle idee strampalate e poco valide con il fine di raccattare qualche soldo. Io propendo per la seconda.

Aumentare la dimensione del blocco (come sia BCH sia BSV hanno fatto) è una soluzione molto poco elegante per migliorare la scalabilità. E questo sia perchè il miglioramento sarà sempre incrementale, e sia soprattutto perchè ha un costo molto elevato. Blocchi più grandi significano costi maggiori per i minatori, e significano minore sicurezza nelle transazioni. Infatti questo aumenta la centralizzazione, e non per niente sia BCH sia (soprattutto) BSV sono decisamente più centralizzate di Bitcoin.

Le fork di Bitcoin: quali alternative?

Rimane il problema di base di Bitcoin: alte commissioni, basse tps. Come superare questi problemi?

Ci sono moltissime blockchain alternative che hanno affrontato la questione, cominciando da Litecoin e fino ad arrivare a tecnologie completamente diverse.

Ma, a mio parere, quello che realmente cambierà tutto è il Lightning Network: una modifica (tuttora in atto) alla blockchain di Bitcoin che permetterà di effettuare moltissime transazioni off-chain e gratuitamente. Ne parlo in questo articolo.

E perchè la mia mancanza di fiducia nelle fork di Bitcoin? Sono, a mio parere, nient’altro che tentativi sgangherati di rattoppare i problemi di Bitcoin. Immaginatevi che Bitcoin sia il tentativo di riempire una cisterna un bicchier d’acqua alla volta: ci vorrà una vita. BCH vuole usare un secchio: più rapido, ma più pesante. BSV, invece, propone di riempirla una vasca da bagno alla volta: più veloce, ma serve un camion per spostarla.

Conclusione: le fork di Bitcoin

In questo articolo abbiamo visto quali sono le fork principali di Bitcoin, e a cosa ambiscono. Secondo la mia opinione, sono dei tentativi nemmeno troppo interessanti di mettere delle toppe a Bitcoin, laddove LN ha il potenziale di rivoluzionare Bitcoin e condannare gli altri token all’oblio.

Disclaimer: il contenuto dell’articolo è un’opinione, e ha unicamente fini informativi. Non intende fornire consulenzia finanziaria di alcun tipo. Consulta un professionista certificato per ottenere consulenza finanziaria.

3 commenti su “Le fork di Bitcoin: quali sono e a cosa servono? BCH, BSV”

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