E’ recentissima la notizia che ci sarà un nuovo airdrop sull’exchange OKCoin: STX airdrop. Il token di Blockstack verrà offerto gratuitamente agli utenti di OkCoin. In questo sito parliamo del STX airdrop, di come ottenerlo e di cos’è il token.
***Aggiornamento: per ottenere l’airdrop, sarà necessario effettuare un deposito di qualunque importo in euro (non crypto!) e superare KYC livello 2 entro il 3 Febbraio 2021. Questo è il primo round, quindi non è improbabile che ci siano nuovi round in futuro! Più sotto trovi i dettagli.***
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Cos’è STX, cos’è Blockstack?
STX è il token nativo di Blockstack. Cos’è Blockstack? In breve: è un network per la costruzione di dapp (decentralized apps) e di smart contracts, quindi concettualmente un’ecosistema simile a Ethereum.
Se come me ami i dettagli, ti riassumo il whitepaper, che si può reperire a questo indirizzo. In sostanza, gli sviluppatori parlano del modello su cui si basa internet e in particolare il cloud computing. Nel paradigma corrente, la centralizzazione domina: i dati sono custoditi su server privati. Blockstack suggerisce un modello ibrido: un sistema di data storage, Gaia, raccoglie i dati in modo cryptato e funge da connettore tra le varie applicazioni sviluppate su Blockstack.
La blockchain di Stacks è il cuore di Blockstacks, e funziona tramite STX, il token nativo. Questo token è consumato dagli utenti quando registrano dei dati sulla blockchain e per pagare i minatori. Minatori -per quanto questo sia il termine scelto nel whitepaper- non è in realtà il termine esatto: Blockstack non si basa sulla PoW, ma su quella che chiamano Proof-of-Burn. La blockchain funziona con nodi (chiamati leader) che si assicurano che il token sia bruciato correttamente quando un’operazione viene eseguita.
La PoX (Proof of Function) è quindi forse l’aspetto più innovativo di STX, permettendo l’accesso anche a chi non abbia hardware nè grandi quantità di token (come i 32 ETH necessari per operare come nodo su ETH 2.0). Nella PoX, la blockchain si appoggia a un altro token (nel caso di Blockstack su Bitcoin). I nodi di STX competono tra di loro inviando una certa quantità di Bitcoin per diventare leader; i leader scrivono il nuovo blocco di STX e ricevono una certa ricompensa in STX.
Come spiegato sbrigativamente nel whitepaper, quindi, il limite di STX viene a coincidere con il limite di BTC. Cosa succede se le transazioni su BTC diventano troppo costose per rendere la PoX economicamente vantaggiosa, o se la rete si ingolfa e le transazioni ci mettono molto tempo? Blockstack ci mette una pezza prevedendo un limite minimo di STX da possedere per poter competere (cosa che sfida la logica stessa della PoX come un metodo democratico e aperto a tutti), e promettendo di essere alla ricerca di alternative.
In soldoni, quindi, Blockstack è un ecosistema simile ad Ethereum, che però cerca di spostarsi dalla PoS per passare alla PoX. Mi chiedo: perchè? La PoS non obbliga a dipendere dalla funzionalità di un’altra piattaforma, e crea un incentivo allo stacking. Io continuo comunque a seguire con interesse Blockstack e STX, dato che l’idea è innovativa e penso si presti a ulteriori modifiche che possano renderla migliore.
STX airdrop: come funziona? ($10)
Andiamo ora a parlare del STX airdrop, e di come ottenerlo. In questo articolo si parla dell’accordo con OKCoin, un exchange statiunitense, per essere il launch partner del token STX, e l’airdrop sarà una sorta di celebrazione dell’evento. I numeri sono ancora poco chiari, ma Decrypt dice che il valore medio si aggirerà sui $25-$50 per utente. Generalmente considero Decrypt una fonte affidabile, ma in questo caso non sono riuscito a trovare la fonte originale dietro a questi numeri.
Il primo round è stato annunciato (qui i dettagli): sarà necessario iscriversi, effettuare un deposito in euro di qualunque importo, e superare il KYC di livello 2.
STX airdrop: iscrizione a OKCoin (bonus $10)
Per poter ricevere l’airdrop, è necessario effettuare la registrazione al sito ed effettuare un deposito. OKCoin ha inoltre un programma referral: $10 in Bitcoin per chi deposita $100 (circa €83) e li usa per comprare cryptovalute. Questo è il mio link.
Conclusione: STX airdrop, ne vale la pena?
L’airdrop di STX su OKCoin è gratuito, da parte di un progetto interessante e su un exchange con una buona reputazione. Personalmente, appena ne ho letto, mi sono iscritto (e ho scritto questo articolo). Il rischio è nullo: se non ne vale la pena, si lascia perdere. Allo stesso tempo, ovviamente, esiste un rischio di fallimento. A gestire questo airdrop c’è Haider Rafique, lo stesso che si occupò dell’airdrop di Lumen per gli utenti di Blockchain.com. Non so quanti se ne ricorderanno dato che è passato un po’ di tempo, ma quello (che prometteva di regalare $125 milioni in Lumen) è fallito miseramente a causa della quantità di account falsi creati. Ad ogni modo, come dicevo: rischio nullo, io ci provo.
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