Se conoscete il mondo crypto, ne avete sentito parlare. Ma cosa sono i cryptokitties, e perchè sono così popolari? In breve: i cryptokitties sono un NFT (Non-Fungible-Token), ovvero un token che rappresenta un oggetto unico, basati su Ethereum. Fondamentalmente, sono dei disegni generati proceduralmente, con caratteristiche specifiche che li rendono collezionabili. Sono nati nel 2017, prendendo d’assalto il mondo crypto e arrivando a valere in alcuni casi centinaia di migliaia di dollari.
Come funzionano i cryptokitty?
Il modo più facile per spiegare cosa sono i cryptokitties è partire da un esempio pratico. Questo è uno che ho scelto in modo casuale. Questo il link.
Ogni gattino è generato in modo procedurale, combinando molti geni. Ecco ad esempio quelli del nostro gattino:
Fondamentalmente, la combinazione di questi geni ha più o meno valore economico sul mercato, in base alla rarità di determinate caratteristiche e all’aspetto. In qualche modo, ovviamente, questo è simile all’allevamento di cani di razza.
E questo è il gioco: collezionare i gattini che si considerano più interessanti, unici o divertenti. Estremamente semplice, ma in fondo i giochi più semplici sono quelli di maggior successo, no?
Come nascono i cryptokitties?
La domanda è lecita: come nasce un cryptokitty?
Chi possiede una coppia di gattini può farli accoppiare. Il sistema unirà i geni dei due genitori, in un processo in parte obbligato e in parte casuale e comunque ingestibile dall’utente, e genererà il nuovo cryptokitty. Ecco ad esempio i genitori del gattino di prima.
Questo è il gioco. Vediamo ora come entra in gioco la blockchain.
Cosa sono i cryptokitties, e perchè c’entra Ethereum?
Quello che abbiamo visto fino ad ora potrebbe essere una semplice app per telefono; ma c’è qualcosa di più. I cryptokitty sono NFT, ovvero token basati sulla blockchain di Ethereum. Questo significa che il possesso di un gattino è oggettivo, e che sono facilmente trasferibili. Un cryptokitty può essere comprato e venduto tramite opensea (qui il mio articolo sulla piattaforma); quando due cryptokitties si accoppiano, il cucciolo viene creato sulla blockchain. Per potere giocare, quindi, è necessario un wallet tipo web3, come MetaMask (qui un articolo). Non entrerò in dettaglio su come acquistare un cryptokitty su opensea, ma il mio articolo linkato sopra lo spiega piuttosto nel dettaglio se foste interessati.
L’unica cosa che voglio sottolineare è che ciascuna azione (acquisto o accoppiamento) corrisponde a una transazione sulla blockchain di Ethereum, e di conseguenza commissioni da pagare.
Cosa sono i cryptokitties esclusivi e speciali: scarsità = valore
Dai suoi albori, i cryptokitties si sono evoluti in modo importante. Uno dei fattori fondamentali del valore dei cryptokitties, come i creatori si sono resi rapidamente conto, è che dovevano essere realmente difficili da trovare: ecco quindi le special edition. Questi sono cryptokitties che sono distribuiti casualmente, in numero molto limitato e per un periodo di tempo breve. Ad esempio, recentemente è stata creata l’edizione speciale Marty, limitata a 186 esemplari e che a Settembre 2020 è introvabile su opensea per meno di 0,5 ETH.
Gli esclusivi sono ancora più rari, disponibili in pochissime unità e attribuiti a elementi del team o per milestone molto speciali. Un esempio? Koshkat, in vendita a 500 ETH. In realtà Koshkat ha una bella storia: è stato venduto all’asta a $10.500 per beneficienza, come racconta questo articolo in inglese.
Perchè i cryptokitties hanno valore?
La prima domanda che vale la pena di affrontare è perchè un NFT, un insieme di pixel, abbia valore. Fondamentalmente, e come tutto in economia, la risposta va cercata nella dinamica della domanda e dell’offerta. Se un compratore è disposto a pagare 1€, l’oggetto vale 1€; se spunta un altro compratore che offre €1000, quello diventa il prezzo. Questa dinamica è presente in qualunque mercato, ma in modo particolare nei mercati in cui il valore intrinseco non è monetario. Ad esempio, il valore di un’opera d’arte è meno oggettivo rispetto all’azione di un’impresa: l’azione garantisce un flusso di cassa futuro, che può essere usato per calcolare il valore attuale.
In molti hanno visto nei cryptokitties una opportunità per fare soldi, e le guide dei guru autoproclamati abbondano. Non le linko perchè, se una persona realmente avesse scoperto il segreto per guadagnarci in modo sicuro, non lo condividerebbe. Non le linko nemmeno perchè credo che l’approccio non sia quello corretto. E’ possibile fare soldi con i cryptokitties? Forse sì, a patto di studiare il mercato e gli algoritmi fino alla nausea, e rischiarci una buona dose di soldi (tenete a mente le commissioni per il gas ad ogni transazione). Io personalmente non ci credo, e i tre gattini che ho -e che hanno un valore prossimo a zero- nascono unicamente dalla curiosità di tre anni fa per capire come funzionasse.
A mio parere, è sbagliato approcciarsi a un progetto (crypto o no) cercando il modo di guadagnarci in modo facile.
L’approccio ideale è cercare di capire come funziona, e se è qualcosa che interessa ci si spenderà del tempo, dei soldi, e forse in futuro aumenterà in valore, o forse no, ma ci si sarà divertiti nel processo.
Conclusione
In questo articolo ho cercato di spiegare cosa sono i cryptokitties, come funzionano, e di ragionare sulla fonte del loro valore e di conseguenza del loro successo. Sicuramente, a mio parere, il mondo dei NTF va tenuto d’occhio in quanto può dare il mezzo a tanti artisti di monetizzare in modo più semplice le loro opere. Riguardo al considerarli come investimento, consiglio prudenza. Il successo passato non garantisce quello futuro, e in questo caso non è improbabile che avessimo a che fare con una bolla speculativa.
Un progetto simile a cryptokitties? I cryptopunks: ecco cosa sono.
Disclaimer: il contenuto dell’articolo è un’opinione, e ha unicamente fini informativi. Non intende fornire consulenzia finanziaria di alcun tipo. Consulta un professionista certificato per ottenere consulenza finanziaria
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