Cos’è un’ICO? Se segui il mondo crypto, sicuramente ne hai sentito parlare. In breve: un’ICO, o Initial Coin Offering, è la possibilità di acquistare un token neonato a un prezzo inferiore rispetto a quello che si ritiene sarà il suo prezzo di mercato. In questo articolo proveremo a spiegare in breve cos’è un’ICO, come riconoscere quelle più interessanti, e come evitare problemi ed errori potenzialmente molto costosi.
Cos’è un’ICO: come funziona
Per spiegare cos’è un’ICO, è importante capire a cosa assomiglia da un punto di vista tecnico. Come il nome suggerisce, un’ICO è concettualmente simile a un’IPO, Initial Public Offering: quando una società decide di raccogliere soldi nel mercato azionario, spesso offrirà tramite una banca di investimento le sue azioni a un gruppo di azionisti che sono particolarmente interessati all’acquisto. Il prezzo sarà tendenzialmente leggermente inferiore a quello che ci si aspetta il mercato sarà disposto a pagare quando l’azione sarà disponibile al pubblico, in modo da creare un incentivo per gli investitori più propensi al rischio.
Un’ICO, tecnicamente, è l’offerta di un token neonato al pubblico. Questo token può essere acquistato da investitori ed early users, e i fondi usati per acquistarlo arrivano direttamente alla società che ha creato il token, permettendo loro di investire in marketing, nelle loro operazioni e in risorse umane. La differenza fondamentale tra un’ICO e un’IPO è che nell’ICO l’investitore non sta comprando azioni (e quindi una certa percentuale dell’impresa e il diritto a dividendi futuri). Invece, l’investitore sta comprando un token, che assume che nel futuro avrà un valore superiore. In altre parole, chi compra in un’ICO lo fa per avere plusvalenze, non dividendi.
Cos’è un’ICO: quali sono i suoi vantaggi?
Ci sono tre vantaggi principali per un’azienda a raccogliere fondi tramite un’ICO rispetto alla vendita di azioni o al debito.
- Controllo: a differenza della cessione di azioni al pubblico, un’ICO non offre alcun diritto sull’azienda all’investitore: possiamo dire che quando la transazione si conclude, non rimane alcun rapporto tra la società e l’investitore. Quest’ultimo potrà sempre vendere i suoi token sul mercato, ma non potrà avanzare pretese sulla società
- Costi bassi: la cessione di azioni, specialmente tramite IPO, è un’operazione estremamente costosa e che richiede la presenza di banche di investimento che hanno costi molto elevati. Se una società ottiene un mutuo, invece, dovrà pagare una cedola (tasso di interesse) a intervalli regolari, cosa che peserà sul suo bilancio. Nel caso di un’IPO, invece, i costi sono fondamentalmente pari a zero, e di conseguenza un eventuale fallimento dell’ICO non avrà un impatto economico negativo.
- Regolamentazione. Un’IPO è un’operazione estremamente complessa, che richiede una schiera di avvocati per essere portata a termine. Per ottenere un mutuo, invece, è necessario di fatto condividere moltissime informazioni finanziarie con la banca o con il mercato in caso di emissione pubblica. La novità dell’ICO, invece, fa sì che per ora non ci siano leggi di alcun tipo, permettendo alla società di evitare costosi e complessi adempimenti legali.
Come investire in un’ICO?
Ora che abbiamo visto cos’è un’ICO e perchè questo metodo di raccolta di fondi sta avendo così tanto successo, la domanda che tutti abbiamo: come faccio ad investire in un’ICO, e come faccio a sceglierla?
Come scegliere un’ICO
Per sapere quali ICO esistono al momento, è necessario affidarsi a un sito aggregatore. Una parola: questi siti sono spesso interessati al successo di particolari ICO, perchè ci hanno investito o perchè in alcuni casi sono stati pagati per parlarne bene. NON affidatevi a questi siti per prendere decisioni di investimento. Usateli solo per sapere quali ICO sono in corso.
Come vedete, esistono decine di ICO in qualunque momento. Come sceglierle? Cercatele, leggetevi il loro whitepaper, capite chi sono i fondatori, studiate reddit per capire quali hanno più interesse attorno a loro. Tenete a mente che le ICO sono un investimento estremamente rischioso e con grandi probabilità di perdita dell’intero capitale. Non lasciatevi abbindolare da paroloni e proclami estremamente ambiziosi. Personalmente, trovo al massimo un paio di ICO all’anno in cui sono interessato a investire, non di più.
Come investire in un’ICO
Diciamo che avete trovato un progetto che ritenete interessante e ben strutturato, e in cui volete investire. Come fare?
In generale, dovrete visitare il sito del progetto in questione, e sarà necessario leggere con attenzione come investire e quali step sono necessari – spesso dovrete anche inviare i vostri documenti per superare il KYC.
La gran parte delle ICO utilizzano la piattaforma di Ethereum. Create un wallet (un esempio può essere MEW, MyEtherWallet – non utilizzate un exchange!). Dovrete inviare una certa quantità di ETH (o BTC, o XLM, o qualunque token utilizzino in quella specifica ICO) al wallet indicato, e riceverete indietro il nuovo token allo stesso wallet da cui avete mandato i vostri ETH, BTC, XLM. I modi e tempi in cui pagate e ricevete il token cambiano a seconda del progetto specifico, quindi assicuratevi di leggere bene e fare quello che vi viene indicato.
Conclusione: cos’è un’ICO
In questo articolo abbiamo provato a spiegare cos’è un’ICO, come funziona, come trovarle e come parteciparvi. Attenzione, ancora una volta: le ICO sono uno strumento estremamente, estremamente rischioso. Il rischio di perdere anche tutto il capitale è presente e molto più elevato di molti altri investimenti. Non partecipate a un’ICO se non siete disposti ad accollarvi questo rischio.
Se sei curioso di quello che succede prima di un’ICO? Qui trovi un articolo su pre-ICO e private sales.
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Disclaimer: il contenuto dell’articolo è un’opinione, e ha unicamente fini informativi. Non intende fornire consulenzia finanziaria di alcun tipo. Consulta un professionista certificato per ottenere consulenza finanziaria.
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