Cos’è successo a XRP? SEC vs Ripple

Cos’è successo a XRP? Sicuramente avrete letto qualcosa sulla denuncia da parte della SEC, che ha ridotto a meno della metà il valore di Ripple nell’ultima settimana. In questo articolo proveremo a spiegare cos’è successo a XRP, che impatto questo sta avendo su questa cryptomoneta, e cosa potrebbe succedere in futuro.

Premessa: cos’è Ripple?

Per poter capire quanto sta succedendo è fondamentale spiegare cos’è Ripple. Ripple è un’impresa nata negli Stati Uniti per offrire servizi di pagamento più economici rispetto a Bitcoin. Questo viene fatto tramite XRP, il loro token.

In termini semplici, XRP è un token molto più rapido ed economico di Bitcoin per effettuare transazioni, che infatti richiedono meno di 5 secondi e pochi centesimi di euro. Ciò è reso possibile dalla centralizzazione di Ripple: anzichè usare PoW o PoS, XRP è basato su un sistema di validatori (simil-PoA), che sono scelti da Ripple. Questo ha da sempre reso moltissimi crypto-entusiasti molto diffidenti verso XRP: la blockchain nasce per decentralizzare, per offrire transazioni sicure e che non necessitino di un ente centrale, mentre XRP sembra essere solo interessata ad agire come compagnia.

Cos'è successo a XRP SEC
Fonte: sito di Ripple

Cos’è successo a XRP? La denuncia della SEC

Il 21 Dicembre 2020, la SEC (Security and Exchange Commission) ha annunciato un’azione legale nei confronti di Ripple, con l’accusa di aver venduto titoli senza registrazione. Qui trovate il link con più dettagli, in inglese.

Cosa significa questo? In sostanza, la SEC si occupa della gestione della vendita di titoli azionari, obbligazionari e di altro tipo, in particolare assicurandosi che la vendita avvenga in modo legale e con la necessaria disclosure. La denuncia dice che Ripple ha venduto più di $1.3 miliardi del loro token, appunto senza seguire le procedure legali del caso.

Ma perchè Ripple? La ragione fondamentale, probabilmente, è quella centralizzazione di cui parlavamo prima. Infatti, la vendita di XRP è diversa da un’ICO (di cui parlo qui) , almeno da un punto di vista filosofico: la compagnia alle sue spalle è solida, la vendita non è fatta per raccogliere capitale ma per realizzare profitto, e Ripple rimane fondamentalmente in controllo della blockchain. A mio parere quest’ultimo aspetto è quello fondamentale.

Inoltre, Ripple è un’impresa degli Stati Uniti, che sono forse il Paese che più si è speso per controllare il mondo crypto legalmente. Infatti, moltissime ICO hanno da sempre evitato di vendere a investitori negli Stati Uniti, proprio per evitare questo tipo di problemi.

Cos’è successo a XRP? Gli exchange la delistano

Già l’annuncio dell’azione legale da parte di SEC nei confronti di Ripple aveva avuto un impatto molto negativo sul prezzo del token. Il colpo di grazia alla capitalizzazione di mercato, però, è avvenuto quando moltissimi exchange hanno annunciato che non permetteranno più ai clienti dagli Stati Uniti di comprare e vendere XRP. Infatti, come riporta Decrypt, Coinbase, Binance US, OkCoin e moltissimi altri hanno già annunciato che delisteranno XRP per i clienti statiunitensi.

Attenzione: a noi italiani dovrebbe essere permesso di continuare a comprare e vendere XRP, dato che gli exchange si stanno tutelando solo nei confronti degli utenti dagli USA.

Cosa succederà ora a XRP?

La domanda è di rito, ma di moltom difficile risposta: dipende tutto da come andrà a finire l’azione della SEC.

Se infatti la SEC l’avrà vinta, ci possiamo aspettare che il legislatore USA inizierà ad essere molto più rigido con il mondo crypto, limitando di fatto le ICO e qualunque altra forma di offerta di token al pubblico. Sicuramente altre azioni legali seguirebbero, dapprima nei confronti di token centralizzati come XRP, e poi via via a macchia d’olio. Altri omologhi della SEC in Europa e in Asia potrebbero seguire l’esempio della SEC.
In questo scenario, ovviamente, l’innovazione nel mondo crypto soffrirebbe fortemente. Ci si potrebbe aspettare un numero inferiore di imprese in questo mondo, e un allontanamento degli investitori, specialmente di quelli istituzionali. Insomma, il mondo crypto tornerebbe in una fase di bear market più o meno estesa e ad essere appannaggio di pochi nerd, obbligato a reinventarsi.

D’altro canto, se la SEC non l’avrà vinta, sarebbe una vittoria enorme per il mondo crypto: sarebbe l’affermazione della crypto-indipendenza dalla SEC, e in qualche modo una conferma che può continuare a evolversi e svilupparsi senza avere troppa paura di conseguenze legali. Ovviamente, in quel caso, il mercato potrebbe spingersi verso l’alto.

Conclusione: cos’è successo a XRP?

In questo articolo abbiamo visto cos’è successo a XRP, e cosa potrebbe succedere. A mio parere, questa azione legale va al di là di XRP, un token che fondamentalmente non mi interessa. Se la SEC l’avesse vinta, verrebbe posto un freno molto importante al mondo crypto, e si potrebbe tornare indietro di anni. L’adozione mainstream (come l’adozione recente di Bitcoin da parte di Paypal) diventerebbe sempre più difficile e, in sostanza, potremmo aspettarci anni di buio. Non so davvero come possa andare questa azione legale, perchè da hater di XRP ne vedo il merito. Spero che rimanga circostanziata, ad ogni modo, solo a quei progetti estremamente centralizzati come XRP.

Disclaimer: il contenuto dell’articolo è un’opinione, e ha unicamente fini informativi. Non intende fornire consulenzia finanziaria nè legale di alcun tipo. Consulta un professionista certificato per ottenere consulenza finanziaria.

4 commenti su “Cos’è successo a XRP? SEC vs Ripple”

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