Cos’è SushiSwap: meme o il futuro di DeFi?

Cos’è Sushiswap, e perchè se ne è parlato così tanto a Settembre? In breve: Sushiswap è un protocollo DeFi nato da una fork di Uniswap, un exchange decentralizzato senza order book. Nato dal nulla, arrivato in giorni alle stelle, il fondatore ha poi ritirato (e poi restituito) tutto quello che aveva guadagnato, condannando probabilmente il protocollo alla morte.

Cos’è Sushiswap? Le caratteristiche tecniche

Innanzitutto, Sushiswap è una fork di Uniswap; in quanto tale, il funzionamento delle due piattaforme è molto simile. Se non conosci Uniswap, ti lascio qui l’articolo dove ne parlo.

cos'è sushiswap

Sushiswap nasce come exchange decentralizzato per token basati su Ethereum (ERC-20). Funziona come Uniswap: a differenza degli exchange tradizionali e centralizzati, in cui c’è un order book di domanda e offerta, esistono dei liquidity pool. Chiunque può offrire liquidità per qualunque liquidity pool, e quando qualcuno decide di effettuare uno scambio, vengono prelevate risorse da questi liquidity pool. Si può accedere a Sushiswap seguendo questo link.

Ipotizziamo che io decida di offrire liquidità a Sushiswap per il pool ETH-EOS. Devo offrire una quantità uguale dei due token, diciamo 1ETH e l’equivalente di 1ETH in EOS. Quando un altro utente decide di scambiare ETH in cambio di EOS (diciamo 0.1 ETH), il sistema viene a prenderli dalla somma di tutta la liquidità offerta da altri utenti. Il prezzo relativo dei due token cambierà; qualcuno si renderà conto dell’opportunità di arbitraggio, e riporterà il pool a un livello di equilibrio. Questo è il funzionamento a livello macro di Sushiswap.

Sushiswap, come Uniswap, funziona con un wallet con tecnologia web3, come ad esempio MetaMask; questo comporta che -a meno di bug- i token rimangono sempre in possesso dell’utente, e non sono mai della piattaforma. Ecco un articolo su su cos’è MetaMask, in caso fossi interessato.

Cos’è Sushiswap: lo staking dello staking

La peculiarità di Sushiswap, e a mio parere quello che lo ha reso un progetto immediatamente di rilievo (al punto da essere su Binance ore dopo il suo lancio) è la caratteristica di permettere lo staking dello staking. Mi spiego.

Quando su Uniswap un utente offre liquidità a uno dei pool, ottiene un token. Questo token rappresenta il suo diritto a riscuotere quanto investito, ma può anche essere liberamente ceduto o inviato altrove. Ad esempio, nel caso di prima in cui offriamo ETH e EOS a Uniswap, il token ricevuto si chiamerà qualcosa come ETH-EOS UNI-V2 LP.

Sushiswap offre la possibilità di stakare questi token in cambio di SUSHI, il loro token nativo.

Proviamo a fare un esempio nella finanza classica. Sarebbe come se io prestassi soldi a un’impresa, ricevendo in cambio un titolo obbligazionario – qualcosa di simile al token ETH-EOS UNI-V2 di cui parlavamo sopra. A questo punto, io potrei offrire questo titolo azionario in prestito, ottenendo un ulteriore remunerazione a parte quella “standard” sul debito offerto inizialmente.

L’idea è assolutamente brillante – sembra assurdo, ma in fondo nel mondo crypto niente è assurdo.

Troppo bello per essere vero: exit scam?

Ora che abbiamo raccontato in breve cos’è Sushiswap, passiamo a un po’ di storia.

Sushiswap è stato creato da un utente anonimo, che ha l’username Chef Nomi. (Sushiswap è un progetto che non ha ricevuto alcun tipo di audit, essendo di conseguenza vulnerabile a potenziali bug o exploit del codice).

I primi giorni dal lancio sono stati incredibili: Sushiswap è arrivata a oltre un miliardo di dollari di liquidità, avvicinandosi addirittura a Uniswap; poi, il 5 settembre 2020, il fondatore ha ritirato tutti i suoi token SUSHI, li ha cambiati in ETH e li ha prelevati su un wallet esterno. L’importo, al momento del prelievo, si aggirava attorno ai $14 milioni.

Il valore del token, come ci si poteva aspettare, è precipitato, e con esso anche la liquidità bloccata sul protocollo. Del resto, il rischio era già grande prima che il fondatore sparisse nel nulla.

Una settimana dopo, Chef Nomi sembra aver cambiato idea, e ha riconsegnato i fondi che aveva ritirato, dando alla community la parola su che importo avrebbe potuto ritirare.

Conclusione

Questo articolo ha cercato di spiegare cos’è Sushiswap, e cos’è successo nella sua breve storia, dalla crescita meteorica, al crollo, alla redenzione del creatore. Ad oggi, Ottobre 2020, io personalmente non penso che il protocollo sopravviverà allo scandalo. Ma in qualche modo, spero che questa vicenda insegni qualcosa a tutti. Ad esempio, è necessario prestare molta attenzione a progetti che non hanno ricevuto gli audit di protocollo e il cui creatore è anonimo.

In tutto questo saliscendi, personalmente rimango molto interessato al mondo DeFi come una possibilità di accesso al mondo del risparmio per piccoli risparmiatori -ma è fondamentale prestare estrema attenzione a causa della giovanissima età. Sei interessato a saperne di più su questo mondo? In questo articolo ti racconto come funziona la DeFi!

Questo articolo è parte della mia sezione su come guadagnare Bitcoin gratis. Se sei interessato, eccoti il link alla lista delle offerte!

Disclaimer: il contenuto dell’articolo è un’opinione, e ha unicamente fini informativi. Non intende fornire consulenzia finanziaria di alcun tipo. Consulta un professionista certificato per ottenere consulenza finanziaria.

4 commenti su “Cos’è SushiSwap: meme o il futuro di DeFi?”

  1. Pingback: DeFi: cos'è, e come rivoluziona la finanza - CryptoEccetera

  2. Pingback: Cos'è Bancor: un exchange crypto per tutti i token - CryptoEccetera

  3. Pingback: Perchè le fees di Ethereum sono così alte? - CryptoEccetera

  4. Pingback: I migliori DEX per Yield Farming: la classifica - CryptoEccetera

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *